
L’arrivo della malattia sconvolge la vita del paziente e l’intero equilibrio familiare. Parlarne insieme è la giusta soluzione per affrontare meglio la realtà, facilitare l’accettazione della situazione e poter dare un senso più ampio e consapevole alla propria vita”.
I malati di leucemia, linfomi, mieloma devono affrontare un percorso terapeutico complesso e doloroso con ricoveri che si protraggono per periodi molto lunghi e ai quali si aggiunge l’isolamento a cui è costretto chi viene sottoposto a trapianto di midollo osseo.
Si viene così in contatto con emozioni, sentimenti, paure con cui può essere complesso negoziare e che è faticoso condividere. Ci si può scoprire preoccupati per il peso che il percorso di cura può avere non solo sulla propria vita, ma anche sui rapporti con la famiglia, sulla coppia, sui figli o sul lavoro.
Per questo AIL FERRARA finanzia un servizio di supporto psicologico, al fine di offrire al paziente gli strumenti e le risorse per affrontare la malattia e rendere migliore la qualità di vita.
La psicologa AIL è presente 2 mattine a settimana, il mercoledì e il venerdì dalle ore 9.00 alle ore 12.00, e svolge attività di supporto psicologico ai pazienti ricoverati presso la U.O. di Ematologia, il Day Hospital e gli ambulatori; vengono offerti spazi di ascolto anche ai familiari.
Sostieni anche tu il progetto di SUPPORTO PSICOLOGICO offerto ai pazienti ematologici e familiari: con una piccola donazione puoi fare la differenza e contribuisci anche tu al miglioramento della qualità di vita di molti pazienti.
"PROGETTO ART THERAPY" in ONCOEMATOLOGIA PEDIATRICA

Il progetto è rivolto ai piccoli pazienti del reparto di oncoematologia pediatrica a partire dall'età di 3 anni e sono condotti da una psicologa psicoterapeuta AIL.
L'obiettivo principale del percorso di arte-terapia é quello di utilizzare il canale non verbale, utilizzando acquerelli, tempere, argilla, pennarelli, matite colorate, plastilina, pastelli a cera, pennelli, fogli, cartoncini ecc. , allo scopo di favorire l'espressione della dimensione emotivo-affettiva dei pazienti.
Si cerca di contribuire a migliorare la qualità della vita, sostenendo la dimensione espressivocomunicativa come modalità riparativa di un'esperienza tanto traumatica e dolorosa.
Abbiamo potuto assistere alcuni pazienti non più guaribili, rispettando il loro desiderio di restare nelle loro case in compagnia dei loro famigliari fino alla fine. Abbiamo cercato di dare ai pazienti il massimo supporto psicologico dando loro la sicurezza di essere seguiti e di avere una figura di riferimento a cui rivolgersi in caso di necessità.
"Progetto Arte Postale"

I piccoli pazienti vengono coinvolti nella realizzazione di vere e proprie cartoline postali con l’impiego di tecniche e materiali vari, dotate poi di uno specifico francobollo.
Sul retro della cartolina un proprio messaggio indirizzato al mondo o a una persona in particolare.
La cartolina viene poi inviata. L’attesa, il percorso che il messaggio percorre, ha dunque una funzione cruciale: non c’è l’immediatezza delle mail o degli sms, proprio per questo il messaggio assume un intensità più forte, crescente, che ha tutto il tempo di trasformarsi nel proprio percorso.
Per diverse motivazioni, tra cui l’immunodepressione dei bambini e dei ragazzi con patologie onco-ematologiche che li rende una categoria più soggetta alle infezioni virali e batteriche e alle loro complicanze, e gli eventi della vita, sia piacevoli che spiacevoli, che a volte ci tengono lontani l’uno dagli altri, si è pensato ad un progetto “a distanza” che dia l’opportunità ad ognuno di esprimersi liberamente, di comunicare le proprie paure, le proprie emozioni, le gioie con amici e sconosciuti, superando l’isolamento.





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